Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica (CAM)

Con il Decreto 28 marzo 2018 il Ministero dell’Ambiente ha emanato i nuovi criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica. I CAM dovranno essere applicati nelle attività di gestione, conduzione, manutenzione e nella verifica periodica degli impianti. Inoltre il servizio di illuminazione pubblica può comprendere la fornitura di energia elettrica, il censimento degli impianti, la definizione di progetti definitivi o esecutivi per la riqualifica dagli impianti, la gestione della segnaletica luminosa e altre attività aggiuntive inerenti l’illuminazione pubblica.

Il Decreto suddivide le categorie di intervento in cinque aree e stabilisce la priorità temporale con la quale dovrebbero essere affrontate:

  1. Censimento dell’impianto
  2. Conformità normativa
  3. Riqualificazione energetica
  4. Riqualificazione urbana
  5. Sistemi intelligenti

In generale, al momento dell’affidamento dell’impianto “è opportuno che l’amministrazione eviti di includere, in uno stesso contratto, altri servizi”. Questo per una gestione più chiara e trasparente del servizio, sia dal punto di vista organizzativo che da quello della tracciabilità dei flussi finanziari.

Se l’amministrazione decide di affidare anche lavori di riqualificazione, tali lavori “possono essere svolti soltanto in presenza di un progetto esecutivo” (vedi SCHEDA 11 allegate al Decreto).

L’oggetto dell’affidamento è il servizio di illuminazione pubblica e include le seguenti attività:

  • Gestione dell’impianto (conduzione, manutenzione, verifica periodica, report periodico dei consumi)
  • Un censimento o un aggiornamento almeno di livello 2 (vedi SCHEDA 2)
  • Fornitura di energia elettrica per l’alimentazione degli impianti e della segnaletica luminosa
  • Un progetto definitivo o esecutivo degli interventi di riqualificazione
  • Realizzazione dei lavori previsti da un progetto esecutivo degli interventi di riqualificazione dell’impianto, inclusi i sistemi di monitoraggio e controllo dei dei consumi, sistemi di telegestione e regolazione dei flussi
  • Gestione degli impianti di segnaletica luminosa
  • Altre attività collegate

Infine, è importante ricordare che il contratto di fornitura dell’energia elettrica “deve essere intestato all’offerente e deve essere esclusivamente dedicato all’illuminazione pubblica”. Le utenze in media o bassa tensione non possono essere utilizzate per servizi diversi da quello di illuminazione pubblica.

I nuovi CAM entreranno in vigore il 26 agosto 2018.

Link alla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 28 marzo 2018

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